Ci sono tante ragioni concrete per cui un cashback ti può essere rifiutato dal negozio o dal sito di cashback. Conoscerle significa sapere come evitare di sbagliare e non restare delusi dalla negazione di un rimborso.
Come detto in precedenza in questa guida, i motivi per cui ti viene cancellato un rimborso possono essere molteplici.
Alcuni dipendono dalla procedura che utilizzi per fare l’acquisto, che potrebbe non essere corretta o non rispettare le regole del negozio, altri sono relativi agli accordi che ha il negozio con il sito di cashback e infine possono verificarsi dei problemi tecnici relativi al tracciamento dell’acquisto.
Essenzialmente i motivi di negazione si possono raggruppare in tre macro categorie, che ora andiamo ad analizzare in dettaglio.
Nella sezione limiti e condizioni del cashback abbiamo già parlato dell’uso dei codici sconto e dei coupon contestualmente al cashback e ormai sai che nella maggior parte dei casi il loro impiego vanifica ogni opportunità di rimborso. Per cui se il negozio applica questa regola e verifica che hai usato un codice sconto per il tuo ordine, ti cancellerà il cashback
Come puoi ben immaginare, nel caso tu proceda alla cancellazione di un ordine (per qualsiasi motivo) il cashback non ti sarà dovuto. C’è però un problema di tempi: come sai, già alla thank you page l’acquisto viene tracciato e quindi il cashback viene elaborato e, in poco tempo, visualizzato nel tuo wallet (probabilmente in stato di attesa).
Per questo motivo, cancellare un ordine anche poco dopo dopo averlo confermato non bloccherà la procedura di verifica del cashback, anzi, servirà un certo lasso di tempo perché il sistema si renda conto che il rimborso assegnato è in realtà riferito ad un ordine successivamente cancellato. Le tempistiche dipendono dal sistema ma puoi stare sicuro che prima o poi il tuo cashback passerà da in attesa a negato.
La stessa cosa avviene se l’ordine non viene evaso dal negozio, ad esempio perché il prodotto da te ordinato è terminato o per qualsiasi altro motivo dovuto dalla gestione di chi vende. Anche in questo caso vedrai l’ordine in attesa per un certo periodo di tempo e successivamente negato.
Se paghi con una modalità di pagamento istantaneo (ad esempio carta di credito o Paypal) il negozio ha gli strumenti per capire subito se il pagamento è andato a buon fine oppure no. Per cui visualizza la Thank you page (e quindi lancia le procedure di cashback) solo nel caso che tutto sia corretto.
Altri metodi di pagamento, come il bonifico bancario o il pagamento in contrassegno, richiedono tempi maggiori per la verifica, per cui il cashback viene correttamente assegnato nel solito stato pendente, in attesa che il negozio riceva i soldi, evada l’ordine e lo confermi. Nel caso ciò non avvenga, il tuo cashback verrà giustamente negato.
Come di abbiamo ampiamente spiegato nella sezione relativa al tracciamento della vendita, la piattaforma tecnologica ha un funzionamento specifico ed oltre a non essere infallibile, probabilmente non riesce a coprire tutte le casistiche di errore o di possibili comportamento dell’utente.
Infatti, nonostante tu abbia seguito tutte le procedure richieste per acquistare facendo in modo che il cashback sia assegnato, per qualche problema la piattaforma potrebbe non tracciare l’ordine. Di conseguenza, nel tuo wallet potrebbe non comparire un cashback in realtà dovuto.
In questi casi si procede contattando l’assistenza del sito (se disponibile facendo anche un “claim”), fornendo tutte le prove dell’avvenuto acquisto (in genere è sufficiente l’email della conferma dell’ordine del negozio). Successivamente il sito di cashback contatterà il negozio per verificare che l'ordine esista realmente, per ricavarne il totale e per scoprire come mai non è stato correttamente tracciato.
ATTENZIONE: ti sconsigliamo di contattare direttamente il negozio su questioni riguardanti il cashback poiché non sarebbero in grado di fornirti un aiuto. Solo l'assistenza del sito di cashback può fare le verifiche necessarie.
E’ importante sapere che se l’ordine non tracciato è reale, quasi sempre il sito di cashback riesce a farti assegnare il cashback dal negozio, anche nei casi in cui chiaramente l’errore è stato tuo. Però non bisogna abusare di questa disponibilità poiché se sbagli frequentemente potrebbero pensare che lo fai di proposito e potrebbero smettere di rimborsarti.
Se il cashback a cui ti sei iscritto prevede la funzione di dichiarazione d’acquisto (e tu l’hai compilata correttamente dopo l’acquisto), ti sarà molto più semplice risolvere il problema. Infatti nel tuo wallet l’acquisto sarà presente e potrai facilmente segnalarlo all’assistenza con un semplice click.
E’ superfluo dire che se il tracciamento non è avvenuto e non riesci a dimostrare che hai effettuato l’ordine (nonostante la tua dichiarazione di acquisto), il cashback non verrà assegnato.
Oltre a quella dovute al mancato tracciamento, ci sono una serie di negazioni stabilite per motivi logici o di politica del negozio. In questi casi il tracciamento avviene correttamente ma è vanificato dalla violazione di una regola logica che ha priorità su tutto il resto.
Un esempio lo abbiamo già visto con l’utilizzo dei codici sconto con il cashback: la maggior parte dei negozi non ammette l’uso dei coupon se l’utente sta già operando per ottenere il cashback.
Qui di seguito altri casi simili:
Sembra banale ma va ricordato: il cashback può essere assegnato solo se acquisti su uno dei negozi convenzionati con il sito di cashback a cui ti sei registrato. Da tutti gli altri non riceverai il rimborso.
Questo punto è molto importante e te lo spieghiamo in dettaglio nella sezione limiti e condizioni del cashback.
Riassumendo, quasi tutti i negozi impongono delle condizioni di acquisto che vanno rispettate se vuoi ricevere il rimborso. Infatti il negozio può escludere selezionati prodotti, marche o categorie dalla logica del cashback, oppure può assegnare percentuali di rimborso diverse a seconda della sua politica di incentivo. Per fare un esempio, un TV potrebbe garantirti il 5% di cashback, un frullatore il 2% e uno smartphone nessun rimborso.
E’ molto importante quindi verificare le condizioni che ogni sito di cashback pubblica sulla scheda del negozio.
Oltre ai casi di negazione appena visti, ci sono casi in cui il cashback viene assegnato ma non è corretto, in genere perché la percentuale di rimborso assegnata sul totale è inferiore a quella che figurava per il negozio al momento dell’acquisto.
Infatti, ci sono casi in cui il cashback è parziale, proprio perché il tuo acquisto è successivamente cambiato.
Se hai modificato l’ordine dopo la sua conferma (magari escludendo un prodotto o aggiungendone un altro) il rimborso varierà di conseguenza. Può anche capitare che uno o più prodotti presenti nel tuo ordine non siano stati spediti dal negozio poiché terminati, per cui il totale del tuo ordine è diminuito, e con esso anche il cashback. E questo avviene anche se effettui un reso di uno o più prodotti dell’ordine.
Devi anche prestare attenzione alle politiche di ciascun negozio perché in alcuni casi una variazione dell’ordine può invalidare totalmente il cashback.
Anche in questo caso, il suggerimento che possiamo darti per risolvere casi di cashback non corretto, è quello di segnalare l’ordine, se il sito offre un sistema di segnalazione apposito, altrimenti di contattare l’assistenza tramite canali tradizionali (email, telefono, apertura di un ticket di assistenza) fornendo tutte le informazioni utili per far comprendere il problema, inclusa l’email della conferma dell’ordine del negozio.
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